venerdì 10 giugno 2011

Emozioni a bordo pedana

Racconto di una gara vissuta col corpo in tribuna ed il cuore in pedana, di Laura Ansaloni.

Il ritrovo per la partenza è alle 10.00 al punto blu dell’autostrada. Fin dall’inizio si preannuncia una giornata da ricordare: gli Ansaloni, al completo per l’occasione, si presentano per primi all’appuntamento e, visti i trascorsi, chi ci conosce sa quanto questo sia già di per se un evento eccezionale.
Si parte dunque alla volta di Desio con una nutrita carovana di macchine, che all’altezza di Bologna si arricchisce di ulteriori componenti; e anche San Pietro c’è (nel senso del paese intendo, anche se avere qualche Santo in paradiso in certe occasioni farebbe davvero comodo !).

Arriviamo al palazzetto giusto in tempo per le prove delle nostre “bimbe”: non male, si muovono bene sulla pedana. Certo di errori ce ne sono, ma meglio così, d’altro canto l’esperienza insegna che “brutta prova, bella gara” sicché… Ci posizioniamo sugli spalti, la curva Putinati-Lugo è schierata, pronta a sostenere le sue giovani atlete. La prima squadra scenderà in pedana come penultima del primo gruppo; la seconda circa a metà del secondo.  Inizia la gara. L’ordine di passaggio vede alternarsi una squadra open a una squadra junior. Nella prima parte della competizione si vedono molti errori, soprattutto nella specialità 3 nastri e 2 cerchi. Il pensiero va alla nostra rappresentativa Open, rimasta fuori dalle qualificazioni per un soffio,  la quale avrebbe sicuramente ben figurato in questo contesto nazionale. Peccato, il prossimo anno vogliamo portare tutte le squadre. Forza ragazze, datevi da fare!

Torniamo alla gara in corso… si avvicina finalmente il momento delle nostre. L’agitazione sale, siamo tutti in fermento; vengono distribuite le armi del tifoso, ovvero quei malefici strumenti produci-rumore che servono sia per caricare le atlete prima di scendere in pedana, sia a noialtri per scaricare la tensione una volta concluso l’esercizio (si spera senza errori!).
Ci siamo. Sono bellissime ed elegantissime nel loro nuovo body bianco e rosso abbinato alle funi rosse, con le pettinature esattamente uguali (sappiamo quanta cura abbiano riservato anche a questi piccoli particolari!). Parte il “tic” della musica e inizia l’esercizio: lanci, riprese, difficoltà e rischi, le nostre bimbe eseguono tutti gli elementi in modo chiaro e pulito, insieme fra loro e a tempo con la musica arrivando alla fine accompagnate da un intenso applauso da parte di tutto il pubblico che evidentemente sa apprezzare una squadra che spicca! Il punteggio conferma le nostre buone impressioni: un ottimo 21.000, seconde, per ora, solo alla squadra di Fabriano, per la finale possiamo stare tranquilli.

Viene il turno della squadra di Lugo, deliziose in un body fucsia tempestato di swarovsky; abbinato alle funi blu elettrico, crea un contrasto di forte impatto. Alla loro prima esperienza nazionale bisogna riconoscere che si comportano davvero bene: portano a termine un esercizio senza errori. In particolare, la buona sintonia tra le ginnaste e la musica viene subito colta dal pubblico in tribuna che, fin dall’inizio dell’esercizio, si diverte a sottolineare con le mani le note ritmate della famosa “Kalinka”. Il punteggio di 16.350 varrà un 19esimo posto nella classifica finale. Lasciandosi alle spalle ben 19 squadre, allenatrici, genitori e ginnaste possono dirsi decisamente soddisfatte della trasferta.

Sugli spalti la gara inizia a farsi sentire in termini di stanchezza; abbiamo visto scorrere 38 squadre junior e 35 squadre open, per un totale di 73 esercizi, anche una superappassionata come me fatica a resistere! C’è bisogno di un caffè e di una sgranchita di gambe; dobbiamo ricaricarci per la finale. Le nostre scenderanno in pedana come penultime ancora una volta: speriamo non perdano la concentrazione!
In successione si esibiscono tutte le squadre una dopo l’altra. A fronte dei punteggi della qualificazione, la nostra attenzione è rivolta principalmente alle due squadre più temibili ovvero Fabriano e Fano. Queste ultime in particolare, si rendono protagoniste di un’ottima prova, migliorando di oltre 1 punto e mezzo il punteggio della qualificazione. Con 21.950 punti scavalcano il 21.600 del Fabriano e si portano al comando, ma anche molte altre delle squadre finaliste eseguono esercizi molto belli e quindi pericolosi per la classifica.

Viene il turno delle nostre. In curva ricreiamo la stessa disposizione di posti della qualificazione, ripetiamo gli stessi gesti: la scaramanzia non va sottovalutata in un’occasione così importante. Parte la musica, inizio perfetto, ogni ginnasta riceve il proprio lancio senza spostarsi di un centimetro, eseguono le difficoltà e le parti coreografiche in perfetta sintonia con la musica… primo scambio, andato. Di seguito il secondo, a funi tese, particolarmente difficile... e qui il diavolo ci mette lo zampino. Due funi si toccano in aria e cadono a terra, che rabbia non ci voleva. Spesso succede che un incidente del genere nella fase iniziale dell’esercizio faccia deconcentrare le ragazze ed inneschi una reazione a catena di errori. Ma in questo caso le nostre ginnaste sono bravissime, dimostrando un notevole sangue freddo, superano questa imprecisione come se niente fosse, con la solita grinta e determinazione, anzi forse anche di più! Ci piace questa squadra decisa e compatta, che nonostante l’errore iniziale esce trionfante dalla pedana accompagnata da un tripudio di trombette, battimani e rotelle rumorose.

Aspettando con ansia il punteggio che tarda ad arrivare, mi rendo conto che probabilmente non sarà da vittoria, ma da podio sì. Come è andata a finire lo sapete già e devo dire che mai medaglia fu più meritata. E’ davvero bello vedere “le bimbe”, con un sorrisone a 32 denti, salire sul terzo gradino del podio, poi aspettare il resto della classifica  e complimentarsi di volta in volta con le compagne avversarie.
Cantare l’inno d’Italia davanti a loro, con la mano sul cuore, è stata un’emozione grandissima! Brave ragazze continuate così! E brava Livia che ormai da tanti anni si riconferma ai vertici delle classifiche delle gara di insieme, prova del fatto che, diciamolo, in questo mestiere ci sa proprio fare!


E così ci salutiamo, dandoci appuntamento alle prossime gare e, speriamo, ai prossimi successi. Sempre che ogni volta che il diavolo ci mette lo zampino, San Pietro ci dia una mano per venirne fuori !

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